Sabato 14 marzo attorno alle 10:00 del mattino, in vista della visita del Primo ministro indiano Narendra Modi, l’associazione pescatori Jaffna e la popolazione si è radunata nella piazza principale di Jaffna, in segno di protesta.
Il problema principale, alla quale si è dato maggior spazio durante la protesta sono i problemi che stanno passando le persone che abitano nella parte nord dell’isola.
Il corteo di protesta partito dalla piazza di Jaffna è proseguito fino all’ambasciata dell’India, presente a Jaffna.
Una volta giunti a destinazione, è stato presentato una lettera, nella quale si chiedeva risposta a varie domande.
Le richieste erano:
- Speriamo che grazie alla sua visita possa vedere la reale situazione di noi tamil e che si riesca a trovare un accordo per una situazione migliore;
- Crediamo fortemente, che contatterà il governo dello Sri Lanka, il più presto possibile per risolvere nel minor tempo possibile i problemi, nel caso lei da solo non riesca, crediamo che chiederà aiuto ad altri affinché possa risolverli;
- A causa dei problemi politici tra Tamil e Singalesi, c’è stata una forte guerra, ancora oggi le persone colpite fisicamente e economicamente dalla guerra, vivono in una situazione di crisi, speriamo che riesca a far si che pure loro escano dalla brutta situazione e vivino una vita migliore;
- Vogliamo anche una risposta per tutte le persone scomparse, dei quali fino ad oggi non ci è stato dato nessuna informazione.
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